Cellule staminali per curare la calvizie

Le innovazioni in campo scientifico e l’apporto della moderna tecnologia hanno ampliato gli orizzonti di studio in campo medico, aprendo uno scenario di risultati tangibili nella cura di numerose malattie. Trapianti di organi, clonazione: lo studio delle cellule staminali in riferimento al loro utilizzo in medicina ha permesso di capire meglio molti meccanismi che regolano il nostro organismo. Un potenziale conoscitivo infinito, ma ancora in fase di studio se applicato alla cura della calvizie. Pur essendo un tema dibattuto, quello della clonazione dei follicoli piliferi e le cellule staminali appartiene ancora al mondo della sperimentazione, e basato su tecniche non ancora testate sull’uomo.

Terapia rigenerativa per capelli

La Medicina rigenerativa - campo di ricerca che si occupa del ripristino di tessuti e organi danneggiati stimolando i meccanismi di riparazione del corpo - deve il suo “esordio” tra i trattamenti di contrasto alla calvizie a una tecnica ormai consolidata a livello internazionale, il PRP (Platelet Rich Plasma - plasma arricchito di piastrine). Questa procedura è in grado di stimolare l’attività dei bulbi ancora presenti, ma silenti o sofferenti. Stimolando il metabolismo dei follicoli si mette in moto l’intero ciclo di crescita dei capelli, riducendo le aree maggiormente diradate. Ma come? La procedura è semplice e mini invasiva, e consiste nell’infiltrazione di plasma ad alta densità di piastrine del paziente stesso (autologo), ottenuto grazie ad un processo di centrifugazione del sangue prelevato. Iniettato nelle aree più in sofferenza, il Prp aiuterà quindi a rinforzare i capelli destinati a cadere perché soggetto al processo di miniaturizzazione dei bulbi e ad attivare le cellule staminali con capacità rigenerativa, stimolando la riformazione dei tessuti.

Questo spiega perché il PRP sia una tecnica utilizzata nei soggetti già sottoposti ad trapianto capelli : per migliorare il risultato chirurgico, per accelerare i processi di guarigione e attecchimento dei capelli trapiantati. La calvizie non è altro che un’azione coordinata di più tecniche, e deve il suo successo a una sinergia di stimoli rigenerativi, farmacologici e chirurgici. Nei casi di alopecia avanzata, infatti, la medicina rigenerativa costituisce un supporto essenziale alla chirurgia, nel dare forza ai bulbi piliferi e agevolare la buona riuscita del trattamento. L'autotrapianto con tecnica Fue, ad esempio, necessita di follicoli sani, forti e resistenti. Normalmente i bulbi vengono estratti dalla parte occipitale della testa o dalla barba per essere impiantati nella zona affetta da alopecia. Questi capelli impiantati non cadono, perché vengono estratti da zone dove il follicolo è resistente a tutti i fattori che causano l’alopecia androgenetica. In questo modo la sinergia tra PRP e autotrapianto promuove risultati più completi e ad alto valore estetico.

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Autore dei contenuti Dr Serkan Aygin - facebook - twitter - instagram

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