Analisi tricologica del capello (o tricogramma)

Quando si parla di “analisi tricologica del capello” o più semplicemente “analisi del capello” ci si riferisce in maniera generica alle metodiche diagnostiche utili in tricologia per la diagnosi e il monitoraggio delle problematiche del capello e del cuoio capelluto. 

Come funziona l’analisi del capello

Si tratta di procedure ambulatoriali, che vengono svolte durante la visita tricologica dal medico tricologo e che rappresentano un momento cruciale insieme alla raccolta dell’anamnesi e all’esame obiettivo del capello. 

Le uniche due metodiche diagnostiche validate per l’analisi tricologica del capello, e che di seguito descriveremo in dettaglio, sono la tricoscopia e l’analisi microscopica del capello con tricogramma. 

Esistono inoltre anche il mineralogramma e l’esame tossicologico del capello. Tuttavia queste indagini non hanno particolare rilievo nel campo della tricologia essendo indagini utili nel settore della tossicologia, per rilevare la presenza nel corpo di tracce di intossicazione da metalli pesanti o dell’uso di sostanze stupefacenti nei 3-4 mesi precedenti all’esame. Sono quindi metodiche che si servono del fusto del capello per analizzare altre problematiche e che non hanno utilità diagnostica nel campo delle problematiche del capello stesso. 

Tricoscopia

La tricoscopia non è altro che una visione del cuoio capelluto e del capello ad alto ingrandimento

Si tratta di una tecnica non invasiva (indolore) eseguita del medico tricologo con il tricoscopio, strumento dotato di una speciale lente con visualizzazione delle immagini ad alto ingrandimento su uno schermo. Le immagini raccolte durante la tricoscopia vengono registrate e schedate nella cartella clinica digitalizzata del paziente. 

A cosa serve la tricoscopia

Si tratta di un esame fondamentale per la diagnosi e il follow-up delle malattie dei capelli e del cuoio capelluto. 

La diagnosi è possibile grazie al riconoscimento di segni specifici di malattia che comprendono la valutazione di segni vascolari cutanei (pattern vascolari), degli osti follicolari (sbocco del capello), la presenza di alterazioni peri-follicolari caratteristiche (intorno allo sbocco), fino alla presenza di anomalie dei fusti del capello. Ad esempio nell’alopecia androgenetica la presenza di miniaturizzazione consente di effettuare la diagnosi, andando a distinguere questa condizione da altre forme di diradamento. 


Il follow-up è possibile grazie alla comparazione delle immagini registrate tra una visita e l’altra, che consente di evidenziare l’andamento delle cure e della patologia.

Perché eseguire la tricoscopia

L’esame tricoscopico è parte integrante della visita tricologica, ed è quindi un esame indispensabile per tutte le forme di diradamento dei capelli, alopecia, aumentata caduta del capello, forfora, desquamazione, arrossamento, prurito, tricodinia (dolore), aumentata caduta. La tricoscopia è inoltre un’esame utile per conoscere lo stato del proprio cuoio capelluto e dei propri capelli anche in assenza di patologie o problematiche evidenti al fine di individuare i prodotti di haircare e detersione più indicati per la persona, così come per prevenire problematiche future o individuarle in maniera precoce.

Analisi microscopica del capello
con tricogramma

Analisi capello
 con tricogramma

L’analisi del capello al microscopio in luce polarizzata con tricogramma, prevede il prelievo di una piccola quantità di capelli (circa 20) che viene posizionata su un vetrino e analizzata al microscopio ad altissimo ingrandimento. Si tratta di un esame mininvasivo in quanto i capelli vengono prelevati tramite un piccolo strappo effettuato al centro della testa con una pinzetta. L’esame non lascia alcun segno visibile ed è indolore, il paziente può percepire un leggero fastidio al momento dello strappo.

A cosa serve il tricogramma?

L’osservazione del bulbo pilifero consente di avere informazioni sul ciclo vitale del follicolo pilifero (se il capello si trova in fase di crescita o prossimo alla caduta), valutare nei dettagli il processo di cheratinizzazione, indagare le alterazioni della midollare, delle guaine e della cuticola del capello, anche indotte da trattamenti cosmetologici inadeguati. Il tricogramma si ottiene dalla conta dei capelli in fase anagen e telogen e consente di avere una stima oggettiva sull’andamento globale della crescita (fase anagen) e della caduta (fase telogen) andando a quantificare in maniera numerica squilibri del ciclo follicolare.

Perché eseguire il tricogramma

L’analisi microscopica del capello viene generalmente eseguita su indicazione del medico tricologo durante la visita, ove questa possa essere di ausilio diagnostico. Il tricogramma è particolarmente utile nei casi di effluvio (aumentata caduta) ed in tutte quelle condizioni in cui vi sono dei dubbi diagnostici. Questa metodica è spesso eseguita anche dal tecnico tricologo per valutare lo stato di salute globale del capello e pertanto può essere eseguito anche con questa finalità.

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