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Il trapianto di capelli di John Travolta

John Travolta, al secolo John Joseph Travolta, è noto per essere la star mondiale di pellicole diventate cult della storia del cinema. Molte di queste ci hanno abituato a vederlo con un’immagine sempre rinnovata e stravagante. Come dimenticare il suo ciuffo in “Grease”, oppure la sua chioma cotonata de “La febbre del sabato sera”? Anche fuori dal set, la capigliatura dell’attore americano negli ultimi anni è cambiata. Scopriamo qualcosa in più sul trapianto di capelli di John Travolta ripercorrendo la sua carriera.

John Travolta ieri e oggi

Nato a Englewood, New Jersey nel 1954 in una famiglia di origini italiane, John è il più giovane di sei figli. Le sue doti da attore sono note sin dalla tenera età e John partecipa ad alcuni musical di quartiere, per poi raggiungere New York per studiare recitazione e canto. A 18 anni arriva la svolta, quando inizia a calcare con successo i palcoscenici dei teatri dell’off Broadway e si unisce alla compagnia teatrale di “Grease”, grazie alla quale gira l’intera America.

John Travolta prima del trapianto di capelli

Tenta la strada di Hollywood esordendo nel piccolo schermo in diversi telefilm e contemporaneamente muove i primi passi anche sul grande schermo, esordendo in pellicole horror come “Il maligno” e “Carrie – Lo sguardo di Satana“. Da “I ragazzi del sabato sera” del 1975 arriva la richiesta dal regista John Badaham che lo vuole come interprete assoluto nel 1977 del suo “La febbre del sabato sera“. Qui interpreta il giovane proletario italo-americano Tony Manero, che si scatena in discoteca il sabato sera, rappresentando un’intera generazione. Questa sua interpretazione gli vale una nomination agli Oscar e ai Golden Globe come miglior attore protagonista.

Da musical a musical, Travolta diventa il protagonista maschile della trasposizione cinematografica di “Grease – Brillantina” del 1978 accanto alla cantante Olivia Newton John, conquistando una seconda candidatura ai Golden Globe. Da quel momento le proposte continuano a piovergli addosso, ma una serie di scelte sbagliate e rifiuti – come “American Gigolo” e “Ufficiale e gentiluomo” a beneficio di Richard Gere e “Forrest Gump” e “Apollo 13” con Tom Hanks – fanno allontanare i riflettori di Hollywood dalla sua stella. 

Riemerge per un attimo con la trilogia di “Senti chi parla” (1989, 1990 e 1993) assieme a Kristie Alley, ma è nel 1994 che ritorna al successo vero, grazie al personaggio di Vincent Vega: un regista quasi esordiente di nome Quentin Tarantino lo riporta nell’olimpo affidandogli la parte di un sicario nel film “Pulp Fiction“. Il film lo consacra star perché mette d’accordo pubblico e critica, e lo elargisce di parecchie nomination (Cannes, Oscar , Berlino, ecc.). 

John Travolta torna quindi sulla cresta dell’onda con film come “Get Shorty” (1995), “Phenomenon” (1996), “Face/Off” (1997), “I colori della vittoria” (1998), “Codice – Swordfish” (2001) fino al ruolo en travestì di Edna Turnblad in “Hairspray” (2007), remake di “Grasso è bello” di John Waters.

John Travolta si sposa con la collega Kelly Preston secondo il rito della religione di Scientology il 5 settembre del 1991 a Parigi. Dal loro matrimonio nascone due bambini: Jett – che muore tragicamente nel 2009 – e Ella Bleu. Pilota di aerei e proprietario di una moltitudine di aeroplani che tiene tutti nella sua villa, è l’unico attore hollywoodiano che oltre a piscina e giardino, ha anche una pista di atterraggio nella propria casa.

John Travolta e la calvizie

La popolarità dell’attore durante il periodo di “La febbre del sabato sera” è dovuta anche alla folta chioma bruna: l’immagine di Tony Manero che si pettina i capelli davanti allo specchio è, senza dubbio, una delle scene più iconiche del cinema di quegli anni, ragion per cui non stupisce che la splendida criniera di Travolta verrà considerata per molto tempo un vero e proprio marchio di fabbrica dell’artista.  

Con il passare degli anni l’immagine di John Travolta andrà incontro ad alcuni palesi stravolgimenti: dalla fine degli anni ’90 in poi è sempre più lampante come l’attaccatura dei capelli dell’attore stia subendo un progressivo diradamento, che l’uomo cercherà di camuffare in varie maniere.  

Una delle soluzioni adottate sarà il Toppik, un prodotto composto di microfibre di cheratina che applicato sulla testa va ad amplificare otticamente la densità della massa capillare presente. È con l’avanzare degli anni 2000, però, che l’incipiente calvizie di John Travolta diverrà una condizione drastica, tanto che intorno al 2010 lo vedremo con un cranio totalmente rasato e una visibile pelata centrale. Non sappiamo se la perdita di capelli di John Travolta sia legata a una forma di alopecia androgenetica o psicogena, poiché nella lunga vita di Travolta si sono susseguite, suo malgrado, una serie di sfortunate circostanze (la morte della prima compagna, del figlio e della moglie) che potrebbero avergli causato uno stress emotivo tale da compromettere irrimediabilmente la salute della sua chioma.  

John Travolta prima e dopo il trapianto di capelli

John Travolta ha optato per un trapianto di capelli? Le trasformazioni dell’attore sono state oggetto di discussione tra gli appassionati di cinema e gossip al punto da portare molti a farsi questa domanda. Certo è che per ovviare a un cambiamento di look così sconcertante John Travolta ha fatto ampiamente uso di strumenti come i toupet e, più recentemente, anche le patch cutanee, anche dette protesi capillari. 

Ultimamente, però, il nostro Tony Manero si mostra sui social al naturale, poiché pare non avere più intenzione di camuffare la propria pelata con soluzioni posticce.  

Travolta pelato

L’uomo sembra aver fatto finalmente pace con la propria immagine e aver accettato serenamente il cambiamento imposto dalle circostanze. John Travolta pare non si sia sottoposto all’autotrapianto, per lo meno non a un moderno trapianto con tecnica FUE, il che sembra evidente dato che è praticamente calvo. Siamo però sicuri che se l’avesse fatto quando la sua calvizie era ancora a uno stadio iniziale oggi vanterebbe una chioma folta e naturale. 


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